Cercando castagne… ho trovato un luogo di pace.
L’apparizione dell’eremo per chi, raggiunto ad un punto d’osservazione, lo scopre un po’ più in basso della sua linea visiva in quella cornice di verde solitudine, suscita nell’animo soavi sensazioni come d’inesprimibile melodia che fa rivivere il passato.
L’incontro di Sant’Alberto vibra di più intense comunicazioni spirituali quando sul vespero il suono della campana riempie la valle e chiama sull’eremo l’oro degli astri. Si vorrebbe trascorrere la notte in contemplazione.
Solitudine, silenzio, preghiera. Solo verso sud- ovest è uno spiraglio che rompe il cerchio claustrale, e da esso s’intravvedono le montagne che s’alzano di là dello Staffora, avvolte nella nebbia della distanza, come le preoccupazioni del mondo che qui non hanno più contorni e rilievi per chi è venuto in cerca di pace.